Chi siamo

Non è facile spiegare Romena, questo luogo nato 34 anni fa. Non abbiamo voluto creare una “comunità“, perché per fare comunità ci vogliono uomini e donne libere; abbiamo poi scritto “fraternità”, ma anche questa parola è debole, perché chi arriva pretende una fraternità perfetta e chi è dentro si nasconde sotto il mantello della “Fraternità” perdendo la responsabilità diretta. Siamo comunità e fraternità quando le viviamo davvero. Meglio non scriverlo.
Forse è più giusto dire siamo “la Pieve” e le pievi romaniche erano un punto si sosta per chiunque passa, erano bellezza e armonia, erano luoghi di viandanti e di gioia spontanea, dei contadini. Per questo non abbiamo una regola, ma cerchiamo di avere uno stile di vita, dove accogliere tutti, curare la bellezza e custodire la gioia dei contadini. Siamo un “laboratorio”.

Nasce tutto nel 1991, dall’esperienza umana e spirituale di don Luigi Verdi e di un ampio gruppo di collaboratori.

L’attività di base di Romena è rappresentata da un cammino strutturato in tre corsi: il primo corso accompagna lo sforzo di «rientrare in noi stessi», di guardarsi dentro; il secondo corso esprime la ricerca di quel soffio divino che possa colmare la nostra voglia di infinito; il terzo corso è dedicato all’andare verso gli altri, a tornare a casa propria, nel proprio spazio cercando di guardare con occhi nuovi la propria vita quotidiana.
Questo percorso di ricerca, in questi anni, è cresciuto in modo spontaneo: i figli hanno invitato i genitori, i genitori i figli, gli amici, altri amici. Oggi, ai corsi partecipano persone di tutte le età e di tutte le provenienze sociali, culturali, religiose. Questa «apertura» assoluta è forse il tesoro più grande di Romena. Un tesoro annunciato da una poesia di Rumi riprodotta all’ingresso della Fraternità: «Vieni, vieni chiunque tu sia, sognatore, devoto, vagabondo, poco importa».

In questi ultimi anni abbiamo acquisito la consapevolezza che Romena ha un senso soprattutto se riesce a non restare isolata, se entra a fare parte attiva di quella grande, invisibile rete di persone, di comunità, di associazioni che ogni giorno testimoniano la voglia di costruire un mondo meno egoista, più attento all’uomo.
Da questa esigenza di apertura, sono nati gli incontri nelle città, i Convegni, momenti di tre giorni in cui partendo da un tema si incontrano e confrontano le idee di persone e testimoni del nostro tempo, di incontri per genitori a cui è morto i figli, incontri per famiglie, per i giovani, per religiosi.

La domenica è il giorno dedicato in modo speciale all’accoglienza. Romena accoglie vecchi amici e nuove conoscenze e in particolare viene offerto uno spazio in cui sia possibile comunicare in modo spontaneo tra generazioni e persone diverse liberi da pregiudizi e da costrizioni e aprire uno spiraglio su una visione della vita non dominata dalla solitudine o dal destino ma da un senso di appartenenza e condivisione con la vita degli altri uomini perché “abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”.
Romena cresce grazie all’amicizia e alla collaborazione di tante persone. Un mosaico di voci, esperienze e fedi diverse, che si uniscono per accogliere chiunque arrivi, offrendo una risposta autentica e personale a ogni esigenza. È nella diversità che troviamo la nostra forza più grande.