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PREGARE LA MISSIONE CHE È LA GIOIA

di José Tolentino de Mendonça

Insegnaci, Signore, a conservare e a moltiplicare la gioia intorno a noi, assumendo questa cura nella nostra vita quotidiana come una missione che ci appartiene.

Insegnaci che c’è un legame profondo tra gratitudine e gioia, perché solo un cuore che sa ringraziare è capace di individuare nelle piccole e grandi cose della vita mille motivi in cui la gioia scintilla (o può scintillare) vibrante.

Insegnaci, Signore, che la gioia inizia quasi sempre nello sguardo. Infatti, uno sguardo empatico percepisce chiaramente le possibilità che una visione parziale o prevenuta non conosce.

Insegnaci che la scienza della gioia è alla nostra portata anche quando l’idea di un sorriso sembra totalmente inaccessibile.

Insegnaci che la gioia ci chiede semplicità e apertura di cuore, proprio questo, come un miracolo che avviene senza bisogno di risorse stravaganti.

Insegnaci che la gioia scoppia senza che noi sappiamo come, e anche questo è giusto.

Insegnaci, Signore, a lodare e non solo a criticare; a sollevare e non solo a indurire; a incoraggiare e non solo a reprimere; a condividere e non solo a pretendere; a riascoltare anche quando siamo convinti di sapere già.