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Riconoscere nella preghiera il valore dell’altro

la voce di Shahrazad Houshmand

14 maggio 2020. Nella giornata di preghiera, digiuno e carità, fortemente incoraggiata da Papa Francesco e a cui hanno aderito i leader delle diverse religioni nel mondo, vi proponiamo l’intervento di Shahrazad Houshmand, laureata in teologia islamica e cristiana, grande amica di Romena.

“Oggi stiamo vivendo un inedito frutto spirituale di quello storico incontro ad Abu Dhabi tra Papa Francesco e Al-Tayeb, due fratelli, più che amici, che hanno firmato il Documento sulla Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune. Due fratelli che hanno a cuore l’umanità intera”. Così la teologa musulmana definisce l’iniziativa del 14 maggio. Ricorda come in quel documento si ripeta la loro supplica insistente di radunare tutti gli uomini di buona volontà perché si capisca che siamo tutti interpendenti. Su questo concetto chiave insiste molto: “La ricchezza della diversità solo si può godere quando si riconosce il valore dell’altro. Il fondamento di ogni religione è amare il prossimo”.